Se scrivo ciò che sento è perché così facendo abbasso la febbre di sentire.
Fernando Pessoa, Il libro dell’inquietudine
Fernando Pessoa, nasce a Lisbona il 13 giugno del 1888, è riconosciuto come il più importante poeta portoghese moderno.
Orfano di padre si trasferisce, in seguito alle seconde nozze della madre, in Sudafrica.
Qui Fernando Pessoa compie tutti gli studi fino all’esame d’ammissione all’Università di Città del Capo. Nel 1905 ritorna a Lisbona per iscriversi al corso di filosofia della facoltà di lettere, più tardi abbandona gli studi e lavora come corrispondente commerciale. Vive sempre in modeste condizioni; solo dopo la sua morte si scopre l’impressionante mole di scritti prodotti.
Attinse prevalentemente dal Simbolismo francese, ma la sua vera anima è il saudade, ovvero la tendenza tipicamente portoghese a guardare nostalgicamente ad un ideale passato.
Si nascose dietro una lunga serie di altri nomi, definiti i suoi “eteronomi”, così che Alberto Cajero, Alvaro de Campos, Ricardo Reis, Bernardo Soares solo alcuni dei nomi inventati dal Poeta (in tutto 73), contribuiranno ad accrescere il senso di nebulosità che lo circonda e suggeriscono che Pessoa non crede in un’unica identità psicologica: l’individuo per lui è, infatti, drammaticamente frammentato. Famosi sono i suoi Sonnets (1918), English Poems (1922), Mensagem (1934). Tabacaria è considerata forse la sua poesia più bella.
Da ricordare Poesias de Fernando Pessoa (1942) ed Odes de Ricardo Reis (1946). La sua autobiografia scritta sotto lo pseudonimo di Bernardo Soares, apparve solo nel 1982.
Pessoa muore il 30 novembre 1935, in un ospedale di Lisbona, a seguito d’una crisi epatica, causata presumibilmente da abuso di alcool.
La sua fama iniziò a diffondersi, in Portogallo e poi in Brasile, a partire dal 1940. La maggior parte dell’opera fu pubblicata dopo la sua morte da Antonio Tabucchi che lo rese famoso in Italia.