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Grazia Mazzeo nasce a Rocchetta S. Antonio in provincia di Foggia. Frequenta il Liceo Ginnasio a Lacedonia e si diploma nel 1985, con la speranza di realizzare almeno uno dei suoi sogni. Se non altro quello di una laurea in filosofia, che mai conseguirà. Conquisterà, però la laurea di mamma di ben quattro figli che la rinfrancherà dalla delusione di tutti i sogni che hanno fatto la muffa dentro ai cassetti, che mai più è tornata ad aprire. Ama le arti manuali, ogni forma di attività che implichi fantasia e creatività. Lettrice compulsiva, divoratrice di libri e scrittrice per necessità. La sua passione per la scrittura, infatti è una sorta di filo conduttore di tutta la sua vita, una sorta di vaccino, contro ogni malinconia. E soprattutto contro le disillusioni. Scrive poesie, alcune delle quali premiate in concorsi letterari e presenti in antologie e, scrive racconti in cui difetta di sintesi. Questo è il suo primo romanzo, una sorta di tela di Penelope che forse, per paura di lasciar andare da solo per la sua strada come un figlio ormai grande, ha scucito e ritessuto per molto tempo… finché non si è resa conto che ormai era ora di lasciarlo partire.