Proprio nello sforzo enorme e coraggioso di vincere la fatica riusciamo a provare, almeno per un istante, la sensazione autentica di vivere. Raggiungiamo la consapevolezza che la qualità del vivere non si trova in valori misurabili in voti, numeri e gradi, ma è insita nell’azione stessa, vi scorre dentro.
Estratto:
Se mi chiedessero qual è la qualità più importante per uno scrittore dopo il talento, direi senza esitazione la capacità di concentrazione. La facoltà intellettuale di riversare tutto il talento di cui siamo dotati, intensificandolo, su un unico obiettivo. Chi non è capace di fare questo non riuscirà a portare a compimento nulla di buono. Invece usando in maniera efficace l’energia mentale, in una
certa misura si compensa un talento carente… Dopo la capacità di concentrazione, viene la perseveranza….
Per fortuna la capacità di concentrazione e la perseveranza, al contrario del talento, con l’allenamento si possono acquisire e coltivare, anche potenziare. Si svilupperanno naturalmente esercitandosi ogni giorno a stare seduti alla scrivania e a focalizzare la propria attenzione su un punto… questo processo è simile all’allenamento muscolare. Bisogna inviare di continuo al nostro organismo, e farglielo assimilare bene, il messaggio che ci è necessario scrivere senza interruzioni, lavorare concentrandoci giorno dopo giorno. Poi gradualmente spostare il limite più in là. Aumentare a poco a poco, in modo quasi impercettibile la quantità. E’ sempre lo stesso processo, che si tratti di scrivere o di irrobustire i muscoli e trasformare il nostro corpo correndo quotidianamente. Stimolarsi e perseverare. Stimolarsi e perseverare. E’ ovvio che occorre molta pazienza. Ma si tratta solo e semplicemente di questo.
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Proprio nello sforzo enorme e coraggioso di vincere la fatica riusciamo a provare, almeno per un istante, la sensazione autentica di vivere. Raggiungiamo la consapevolezza che la qualità del vivere non si trova in valori misurabili in voti, numeri e gradi, ma è insita nell’azione stessa, vi scorre dentro.
Da: “L’arte di correre” di Murakami Haruki – Traduzione di Antonietta Pastore